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domenica 25 marzo 2012

Racconto: Il segreto nascosto di frate Michele... (parte prima).

Erano gli anni 80, ero diventato appena diciassettenne, e mi sentivo il Padrone del Mondo.
Soldi in tasca, benessere e una bella tipa per ragazza, cosa mi mancava?? Nulla, avevo tutto.
Eppure ero povero e non lo sapevo, povero di spirito, povero di esperienze, povero nel conoscere la vita.

Ebbene tutto stava per cambiare, il mondo si preparava ad aprire brutalmente la sua finestra...

Questa è la mia storia!!

Era una bella giornata di Maggio, e mentre mi preparavo per andare a scuola già pregustavo l'uscita serale con la mia ragazza, Silvia era veramente Bella, occhi azzurri, capelli biondi e uno sguardo da gatta maliziosa, non vedevo l'ora e nulla mi avrebbe impedito di vederla.

Così, dopo aver fatto colazione e subito le solite prediche dei miei genitori : " Michele non fare più questo...", " Michele studia, pensa al futuro ", parole al vento insomma, ma cosa volete lasciatemi fare la mia vita!!!

Velocizzai l'uscita il prima possibile, e poi subito a prendere l'autobus, non per arrivare prima a scuola, ma per non sentirli ripetere sempre le stesse cose.

Arrivato vicino a scuola, mi incamminai a passo lento verso l'ingresso, quando difronte a me compare un signore con una bambina al suo fianco, non erano barboni o altro, ma persone normali a prima vista.
Mi fermai sorpreso.
Il signore mi chiese qualcosa per andare a mangiare, ma, dopo un attimo di esitazione, riprendo il mio cammino, scansando i due, ma, mentre ero già di spalle, l'uomo disse:" Ti prego almeno fai fare Colazione alla bambina...", ma io niente, ho proseguito per la mia strada.

Sembrava un avvenimento da nulla, eppure quella implorazione per far fare colazione alla bambina mi rimase in testa per tutta la durata delle lezioni, non riuscivo a togliermi dalla testa il suono di quelle parole.

Il tempo comunque trascorre, e finalmente il suono della campanella segna la fine delle lezioni; e vai!!! Di corsa, mi dovevo preparare per la serata con Silvia.

Ma appena fuori l'uscio della scuola, vidi movimento sul ponte dei Cavalieri, un antico ponte che unisce le due parti della città divise dal fiume; incuriosito, mi avvicinai e tra la confusione delle sirene della polizia e della gente accalcata, riesco a sgattaiolare e così a vedere quello che stava succedendo.

Un brivido gelido mi colpisce allo stomaco, il signore di stamattina con la sua bambina, erano in piedi sul parapetto del ponte e lui minacciva di gettasi giù, urlando l'ingiustizia della vita.

Rimasi impietrito fin quando i suoi occhi incrociarono i miei, pochi secondi, ma mi sembrarono un'eternità, mi guardò intensamente, non urlava più e per un momento chiuse gli occhi e cominciò a piangere.

Non persi tempo, pochi metri ci dividevano, ed appena un poliziotto abbassò la guardia, corsi verso l'uomo e ci riuscii, arrivai difronte a lui, difronte ai suoi occhi.
Urlò alla polizia di non avvicinarsi e di lasciarlo parlare con me, nessuno si mosse.
Sempre tenendo per mano la sua bambina si inginocchiò sul parapetto, mi fissò ancora una volta e poi disse :" Ragazzo, mia moglie è morta di tumore e per salvarla ho speso tutto quello che avevo, ma non ci sono riuscito, ora sono solo e povero, il mio unico tesoro è mia figlia, è questa bella bambina, si chiama Eleonora e ha solo tre anni, ma non posso nemmeno permettermi di farla mangiare...  Sono un uomo finito, sconfitto dalla vita", poi si fermò per un attimo, mi riguardò e mi chiese:" Se scendiamo, tu domani potrai offrire la colazione a mia figlia??".

"Certo che si, tutta la città ti aiuterà vedrai, ora ti prego scendi", risposi tremante.

Lentamente avvicinò la mano della bimba alla mia, la presi e la tirai tra le mie braccia, lei era salva!!!
Ora toccava a lui scendere, ma in un lampo si rialzo, chiuse gli occhi e disse: " Abbi cura della mia bambina ", si fece il segno della croce e si lanciò dal ponte nel vuoto...

Rimasi come congelato, non percepivo più il mondo che mi circondava, le urla, le persone i lampeggianti erano come spariti, sentivo solo il calore della bambina abbracciata al mio collo, era un fuoco che mi ardeva addosso, non riuscivo neanche a parlare...

2 commenti:

  1. Questo è un racconto di pura Fantasia, ogni riferimento a persone o fatti è puramente casuale...

    RispondiElimina
  2. Ciao Max, it's captivating to read this story, I hope that you will write more on it!
    Spero che ci sia piu di Parte 1.

    RispondiElimina

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